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Nada Yoga

Nāda yoga (नादयोग) è un antico sistema metafisico indiano: si tratta di un sistema filosofico, una medicina e anche una forma di yoga. Gli aspetti teorici e pratici del sistema si basano sul presupposto che l’intero cosmo e tutto ciò che esiste nel cosmo, compresi gli esseri umani, è costituito da vibrazioni, chiamate nāda. Questo concetto sostiene che è l’energia delle vibrazioni, e non della materia e delle particelle, a formare i mattoni del cosmo.

Nada Yoga a Varese: il suono come mezzo per raggiungere la profondità

Il Nāda yoga è un modo reverenziale per avvicinarsi e rispondere alle vibrazioni. In questo contesto, le vibrazioni silenziose del sé (anhata), del suono e della musica (ahata) hanno un peso spirituale più significativo, rispettivamente, di quello che normalmente forniscono le proprietà sensoriali. Si ritiene che le vibrazioni silenziose del sé (anhata) e il suono e la musica (ahata) svolgano un potenziale ruolo di mezzo/intermediario per raggiungere un’unità più profonda sia con il cosmo esterno che con quello interiore.

Nada Yoga a Varese: come si svolge la pratica del suono

Durante le pratiche di Nada Yoga utilizziamo il suono come meditazione: la percezione dell’udito diventa un modo per ascoltare il nostro spirito e l’uso di vibrazioni e risonanze porta anche ad effetti palliativi su varie condizioni psicologiche e spirituali problematiche. Il corso di Nada Yoga viene anche impiegato per aumentare il livello di consapevolezza dei centri energetici postulati, i cosiddetti Chakra. Solo attraverso la piena consapevolezza della nostra vera natura e delle possibilità di trasformazione di questa nostra esistenza, momentaneamente offuscata dal velo di Avidya, possiamo iniziare questo viaggio a ritroso nella ricerca della fonte. La pratica costante dei principi tramandati dalle numerose scuole e lignaggi delle Darshan dello yoga sono lo strumento che ci può indicare la via. A noi la scelta.

Nada Yoga: lo Yoga del Suono

Il Nada Yoga può essere praticato in modo esterno o interno: il Nada Yoga “esterno” richiede la focalizzazione (Dharana) su suoni esterni, che sono solitamente canzoni di musica indiana tradizionale o un mantra da cantare (il più indicato è “Om”). La musica e il mantra rappresentano l’oggetto di concentrazione: durante la pratica bisognerà focalizzarsi completamente su questi suoni e lasciare andare i pensieri che arrivano.

La tecnica “interna”, invece, implica la concentrazione sui suoni interni, come il battito del cuore o il respiro: questo processo richiede l’introspezione (Pratyahara) per rivolgere la consapevolezza verso l’universo interiore ed è sicuramente più complesso, soprattutto per chi è alle prime armi.

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